Aggiornato
al
immagine generata da StabilityAI
Cosa abbiamo in tasca? Un concentrato di tecnologia un prodigio che neppure i film di fantascienza più profetici e affascinanti avevano immaginato. Chi ricorda Blade Runner quando Deckard telefonava con un videotelefono pubblico?
I nostri smartphones comunicano in tanti modi diversi con l’esterno:
telefonando
(quello che
facevano i vecchi telefonini negli anni ‘90)
con
la rete
internet
(per
navigare in rete, mandare
mail, messaggi WhatsApp).
Notare
che si connette ad internet in diversi modi:
tramite
una connessione
wifi,
quella della casa
dove abitiamo o dell’albergo
dove soggiorniamo, o della biblioteca
o della piazza
del paese
tramite
la propria connessione dati con la SIM
telefonica
con
il sistema Bluetooth
(possiamo
scambiare
files o
dati con apparecchi vicino, sentire musica
col telefonino usando un altoparlante, telefonare
mentre siamo in
auto con
il vivavoce).
Il sistema
bluetooth è pensato per scambiare informazioni con apparecchiature
che sono relativamente
vicine al
telefono.
con
il sistema satellitare GPS
per utilizzare il navigatore satellitare che
ci aiuta a visitare le città che non conosciamo
con
il sistema NFC (Near
Field Communication, quando
paghiamo
alla cassa del supermercato con il telefonino).
In questo caso
il telefonino dev’essere proprio appoggiato al lettore, a
differenza del sistema bluetooth che funziona anche a diversi metri
di distanza.
otticamente
con i Qrcode
esempio
di QRcode
quindi, l’abbiamo appena visto, il telefonino contiene almeno 2 fotocamere con diversi obiettivi che fanno anche da lettore ottico
contiene sensori di movimento (si accorge quando lo ruotiamo), si accorge quando camminiamo, ci sono le app che controllano l’attività fisica e si accorgono se stiamo camminando e quanti passi abbiano fatto e col GPS sanno anche dove siamo andati, questo è anche un po’ preoccupante
lo smartphone ovviamente ha un microfono e accetta comandi vocali per effettuare alcune operazioni
di fatto lo smartphone non è altro che un computer portatile con il proprio sistema operativo cioè i programma informatico di base che è già sul telefonino quando lo compriamo. Il s.o. è il programma principale che ci fa vedere le icone, i documenti, la rubrica telefonica dei nostri conoscenti, ci permette di fare telefonate, mandare e-mail ecc.
loghi
dei due sistemi operativi a
confronto:
https://depor.com/depor-play/tecnologia/ios-android-el-truco-para-saber-que-sistema-operativo-tiene-tu-movil-tecnologia-truco-tutorial-aplicaciones-smartphone-nnda-nnni-noticia/
La stragrande maggioranza dei telefonini in commercio appartiene ad una di queste due grandi famiglie:
il sistema Android sviluppato da Google, molti di questi smartphone sono Samsung ma anche altri marchi di produttori come Asus, Huawei, Xiaomei, Oppo, Sony e anche la stessa Google con il telefono Pixel
il sistema iOS sviluppato da Apple (quello di Steve Jobs) e sono gli iPhone
Le immagini di questo corso sono ricavate da un sistema Android, ma molte cose che faremo sono standard e quindi si fanno tranquillamente e quasi nello stesso modo con un iPhone.
Le
due
multinazionali
Samsung
(che produce i telefonini equipaggiati con il sistema Android)
e la Apple si sono combattute aspramente
a
suon di avvocati
tanto che attualmente la Samsung è stata condannata a risarcire
539 milioni di dollari alla Apple per aver copiato dei brevetti, ma
la
causa è ancora in corso e anche le trattative
perché
c’è un’altra causa intentata da Samsung verso Apple per lo
stesso motivo.
Come
faccio a sapere se ho un telefono
Android o iOS (iPhone) ?
Si controlla la versione del nostro sistema operativo in un caso o nell’altro:
Per
Android:
Impostazioni
Informazioni sul telefono
Informazioni software
Vedere la voce Versione Android
Per
iOS:
Vedere
la versione di iOS:
https://support.apple.com/it-it/HT201685
Il percorso nei menu è:
impostazioni
generali
info
I
termini App
/ applicazione /
programma
/
software
sono la stessa cosa. Si tratta di un programma informatico scritto e
messo in commercio da una ditta
produttrice che fa un certo lavoro.
I sistemi operativi ad icone
cos’è un’icona? E’ un disegnino che è associato ad una applicazione o programma (nei telefonini si chiamano app) e fa capire a chi usa lo smartphone di che tipo di programmasi tratta. L’icona è stilizzata e più simile ad un segnale stradale che ad un vero e proprio disegno. Toccando col dito un’icona si esegue una app.
Le icone ed le relative app più usati per la vita quotidiana:
I Browser
Google Chrome e
Safari. Si
tratta di una app browser. Browse
in inglese vuol dire scorrere, sfogliare, far passare qualcosa. In
questo caso il browser serve per sfogliare la rete internet. Quando
dobbiamo vedere qualcosa su internet, (il sito della Repubblica, il
sito dell’INPS, il sito della CGIL di Piacenza) usiamo un
browser. Quando ci dicono – Vai
in internet molto
probabilmente dobbiamo usare una di queste applicazioni per fare la
ricerca.
Per
gli iPhone il browser predefinito è Safari
con la sua icona fatta a Bussola su sfondo blu. Quando si apre il
browser la schermata che vediamo è simile alla seguente:
aprire
Chrome sul telefonino e fare una ricerca su internet: cercare Inps
e raggiungerne
la pagina.
Chi
ha il sistema Android può utilizzare direttamente la barra di
ricerca che c’è nella home (la schermata principale) dello
smartphone
SMS
(messaggi di telefonia). Ormai si
usano poco
per
la comunicazione tra le persone.
Si utilizzano ancora per convalidare
i numeri di telefono
legati ad una identità digitale (OTP) o
per effettuare le autenticazioni
a due fattori
(two factor autentication) o
per effettuare la FEA
(firma elettronica avanzata) ad esempio per sottoscrivere
le polizze assicurative.
WhatsApp
sistema di messaggeria. Questo sistema di messaggi usa internet e è
gratuito.
Come inviare un messaggio.
inviare
un messaggio ad
una
persona o gruppo
toccare la lente in alto a dx
digitare una parte del nome della persona cercata
toccare il nome
digitare il messaggio
quando abbiamo scritto il messaggio inviarlo con la freccia a dx
mandare
un messaggio con una foto o
un allegato
seguire i passi di cui alla procedura precedente dal punto 1 al punto 4
toccare il fermaglio a dx
scegliere le diverse opzioni
Nota.
Come allegati è possibile inviare anche la
propria posizione
se dobbiamo dire al nostro interlocutore dove
siamo
in modo che egli ci possa raggiungere con il navigatore satellitare.
In questo caso scegliere Location
e quindi Posizione
attuale
rimandare
un
messaggio, che abbiamo già ricevuto da
qualcuno, ad un’altra persona o
ad un gruppo
(inoltro)
toccare il nome della persona o del gruppo dal quale abbiamo ricevuto il messaggio da inoltrare
toccare il messaggio tenendolo premuto per 1 secondo
toccare la freccia ricurva in alto a dx
scegliere la persona o il gruppo alla quale inoltrare il messaggio
inserire
un nuovo contatto:
è sufficiente inserire il numero nella rubrica del telefono
toccare l’icona verde del telefono
toccare la voce del menu rubrica in basso a dx
toccare il segno + in alto
compilare i campi che ci servono
toccare il menu Salva in basso a dx
rispondere ad un
messaggio / commentare un messaggio
Questa
funzione è utile quando ci sono diversi messaggi che arrivano in
breve tempo, ad esempio nelle discussioni nei gruppi
toccare il nome della persona o del gruppo dal quale abbiamo ricevuto il messaggio da commentare
toccare il messaggio tenendolo premuto per 1 secondo
toccare la freccia ricurva in alto a sx
il messaggio citato appare in basso con sfondo grigio e con i caratteri più piccoli
scrivere il commento
Inoltrare
un numero di telefono che
abbiamo in WhatsApp ad
un’altra persona
toccare il nominativo della persona della quale dobbiamo inviare il contatto
toccare i tre puntini verticali in alto a dx
toccare il menu Mostra contatto
toccase di nuovo i tre puntini in alto a dx
toccare il menu Condividi
scegliere il nome al quale inviare il contatto
vedere
anche esempio di ricevimento di un contatto da parte di un’altra
persona
Invio
di un link (collegamento ad un video)
aprire Youtube
cercare un video - esempio: https://youtu.be/Le9v4F7NXEI
sotto al video e al titolo toccare condividi
scegliere Whatsapp
invio
di un link (collegamento ad un sito web)
aprire Chrome
cercare un articolo su Amazon (es. orologio digitale)
visualizzare i dettagli dell’articolo
toccare la barra degli indirizzi
toccare il simbolo di copia link
incollare il link in Whatsapp
La
differenza sostanziale tra usare un SMS e Whatsapp è il fatto che
l’SMS
è vincolato
strettamente alla tua SIM telefonica,
cioè al tuo numero di telefono (che sia TIM o Vodafone, Postemobile
o qualunque altro gestore) e usa
il traffico telefonico,
mentre Whatsapp
usa la rete Internet
per inviare i messaggi e usa il tuo traffico internet.
ci
sono anche altri programmi di messaggeria su internet oltre a
WhatsApp, il più famoso è Telegram
Google
Play Store
per installare nuove
app
sullo Smartphone. In pratica si tratta di un
repository, cioè un archivio di programmi o app
che possono essere scaricati da internet ed installati sul nostro
telefono. Il
repository è sicuro
perché i prodotti che trovano posto in Google Play Store o in App
vengono
prima valutati dai produttori del sistema operativo e devono avere
certe caratteristiche per essere resi disponibili.
Aprire
Play Store
vedere la barra di ricerca grigia in alto con la quale possiamo ricercare l’App che ci occorre
cercare CoopItalia (applicazione prodotta dai supermercati Coop
vedere il pulsante installa
toccare l’icona dell’App
vedere descrizione
vedere le recensioni degli utilizzatori
App
Store
per il modo degli iPhone. Questa
è l’app che troviamo sui telefoni della Apple
Installate
le app con parsimonia.
Ogni
app occupa un determinato spazio nella memoria interna del vostro
smartphone!
Lo
si può vedere all’atto dell’installazione dell’App, il sistema
ci dice quanto spazio occuperà l’applicazione. La memoria interna
è quella che mantiene le proprie informazioni anche quando spegniamo
il telefono ed è quella che conserva tutti i nostri dati (ad esempio
le fotografie).
La barra di stato Android
La barra di stato iPhone
Vedere
link
del supporto Apple:
https://support.apple.com/it-it/HT207354
Importantissimo!!! I tre pulsanti di Android
Visualizzare
la rappresentazione dei 3 pulsanti link:
http://bongat.altervista.org/documenti/corsoCgil/pulsanti_android2.html
pulsanti software di Android, esistono differenze tra le diverse versioni e modelli di smartphone. I pulsanti di solito e specialmente nei modelli nuovi, sono software cioè non sono veri pulsanti ma vengono visualizzati sullo schermo touch del telefono
vedere
e
testare
sullo
smartphone i
pulsanti
home
/ back
/ applicazioni
recenti
in
realtà sarebbe più corretto
dire applicazioni aperte
anziché
applicazioni recenti
Home:
torna
alla schermata principale
aprire
una app e poi vedere che con il pulsante home si ritorna alla
schermata principale.
Praticamente
questo pulsante riporta il telefonino alla schermata principale, la
stessa schermata che troviamo quando lo accendiamo. Cosa
succede alle applicazioni che erano aperte?
Esse vengono mantenute nella memoria del telefonino, non
vengono chiuse!
Back: (indietro): torna indietro di un passaggio
fare
esempio con WhatsApp, entrare in una chat,
premere back ritornando alla pagina principale di Whatsapp.
Se si preme di nuovo si ritorna alla schermata principale (home), in questi casi equivale a premere il tasto Home.
Ripetere l’esempio con 2 livelli: entrare nella chat, iniziare un messaggio e premere back
Applicazioni recenti (sarebbe meglio dire applicazioni aperte):
chiudere
tutte le applicazioni NON
CHIUDERE SCREEN CAST!
aprire WhatsApp
aprire Chrome
aprire la galleria
premere Applicazioni recenti
far vedere come passare da una App ad un’altra
fare vedere come chiudere definitivamente Galleria
premere di nuovo Applicazioni recenti e far vedere che non c’è più la Galleria
far vedere che si può lanciare WhatsApp anche dall’icona normalmente
per
chiudere una applicazione su un telefono Android, basta strisciare in
alto la fimestra dell’App. Per gli iPhone bisogna strisciare a dx
Come
vedere le applicazioni recenti con gli iPhone ?
Vedere
questo link per
vedere le modalità dell’iPhone
:
https://support.apple.com/it-it/HT202070
per gli iPhone più datati che hanno il pulsante tondo si preme 2 volte rapidamente il pulsante, per quelli di ultima generazione si scorre il dito dal basso verso l’area centrale.
Cosa
significa esattamente che una App è aperta? In
pratica significa che il telefono la sta ancora eseguendo. Infatti i
sistemi operativi Android e iOs sono sistemi MULTITASKING. Questo
significa che riescono ad eseguire più di una App nello stesso
momento.
esempio
pratico di multitasking:
aprire
Spotify
sentire una canzone
premere home notare che la musica non si ferma
andare in Whatsapp
mandare un messaggio notare sempre che la musica nel frattempo viene eseguita perché è rimasta nella RAM e il telefono esegue sia Whatsapp sia Spotify (multitasking)
premere applicazioni recenti
chiudere Spotify
notare che la musica si ferma
Il nostro telefonino ha 2 tipi di memoria
una memoria interna, stabile, cioè quando spegniamo il telefonino le informazioni che contiene vengono mantenute, anche se togliamo la batteria
una memoria RAM (random access memory o memoria ad accesso casuale) che è volatile, quando spegniamo il telefono le informazioni vengono perdute. Però è molto veloce e serve per eseguire le App
Il nostro telefonino, quando tocchiamo l’icona di una App, per poterla eseguire, la carica, leggendola dalla memoria interna, nella nella RAM Random Access Memory o memoria ad accesso casuale). La RAM è una memoria volatile, cioè se il telefono o il computer vengono spenti, o se il programma viene chiuso, si cancella, serve al computer per eseguire i programmi.
far
vedere un esempio con Whatsapp, iniziare un messaggio, tornare alla
home e poi accedere con applicazioni recenti: la bozza rimane, se
chiudiamo la App e la riapriamo la bozza non c’è più
in pratica se il messaggio viene spedito allora viene memorizzato sulla memoria del telefono, se non viene spedito rimane solo nella RAM e se chiudo la App perdo tutto quello che ho scritto
Copia e incolla
Visto che, come abbiamo visto, possiamo passare da una App aperta ad un’altra, sarebbe comodo anche poter scambiare alcune informazioni tra queste. Facciamo un esempio: Stiamo andando a Monaco di Baviera, in Germania e un amico, tramite WhatsApp ci manda l’indirizzo di un hotel molto carino e non troppo caro. Dovremmo mettere l’indirizzo nel navigatore però è molto scomodo scrivere gli indirizzi in tedesco che, per chi non sa la lingua, potrebbero essere complicati, come possiamo fare?
Aprire
WA, cercare nelle chat un indirizzo che abbiamo memorizzato nei
messaggi
premere il tasto Home
aprire Google Maps, far vedere bene la barra Cerca qui
far notare che l’indirizzo in tedesco è molto complicato, come fare per recuperare l’informazione?
premere Applicazioni recenti
tornare in WhatsApp, copiare l’indirizzo
premere Applicazioni recenti
tornare in Google Maps
incollare l’indirizzo
Oppure, ripassando quello che abbiamo già visto sui QR Code, potremmo aver visto una pubblicità di quell’hotel bellissimo di Monaco di Baviera e aver notato che alla fine c’è un bel codice QR che contiene l’indirizzo dell’Hotel, come questo che casualmente è qui sotto:
provare
a leggere il QR code sotto e ad incollare il testo nel navigatore
Questo codice QR contiene l’indirizzo del nostro hotel di Monaco di Baviera non l’indirizzo internet, ma semplicemente l’indirizzo stradale)
molto
spesso i codici QR delle pubblicità contengono dei siti internet, ma
nulla vieta che possano contenere anche del testo normale, o altri
codici come una password ecc. ecc.
Dove
vanno a finire le cose copiate?
Negli
Appunti, cioè in una zona di memoria studiata appositamente per
effettuare questo scambio di informazioni tra una App ed un altra.
Attenzione
alle informazioni riservate! Perchè il contenuto
degli appunti viene salvato nella memoria permanente e rimane anche
quando si riavvia il telefono. Inoltre
ci
sono App che potrebbero avere accesso agli appunti.
Gestione degli appunti
nelle ultime versioni di Android è possibile visualizzare gli appunti e anche eliminarli.
esempio
pratico di gestione
appunti:
prendere un messaggio di una chat WhatsApp (ad esempio un indirizzo)
copiare il messaggio
andare in Navigator
tenere premuto il dito sulla barra di ricerca
toccare Appunti nel menu (a destra di Incolla)
vedere gli elementi copiati negli appunti
cancellare uno degli appunti
esempio
pratico di gestione appunti (metodo n. 2):
aprire la tastirea Android (ad esempio iniziare a comporre un messaggio in WhatsApp)
toccare il menu tutto a sx (…)
toccare
il simbolo degli appunti
immagine generata da StabilityAI
Il Sistema Pubblico di Identità digitale (SPID)
Se dobbiamo viaggiare all’estero, per entrare nel paese che abbiamo scelto come destinazione dobbiamo avere la carta di identità o il passaporto.
Questo perché, per garantire la sicurezza, le autorità del paese che ci ospiterà, devono avere la possibilità di controllare la nostra identità.
La stessa cosa succede con i siti della Pubblica Amministrazione (la PA) su internet. Per farci entrare e garantire l’accesso ai nostri dati i siti della PA devono avere la certezza di chi sta entrando. A questo serve lo SPID è una carta di identità virtuale con la quale ci facciamo riconoscere su internet.
A differenza della Carta di identità e del Passaporto che vengono rilasciati solo da enti che sovrintendono al Ministero dell’Interno (Comuni o Consolati e Questure) lo SPID può essere rilasciato da diversi certificatori o providers autorizzati da AGID.
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Il provider utilizzato dalla CGIL è Lepida S.p.A. che è il gestore della rete telematica della Regione Emilia-Romagna
Perchè
si chiama Lepida?
Il nome deriva da Marco
Emilio Lepido
console di Roma ideatore
e costruttore della Via
Emilia,
la grande
arteria che da Rimini a Piacenza, permetteva agli eserciti e
ai mercanti e viandanti di attraversare la Pianura
Padana. Allo
stesso modo la Rete
Lepida è una strada telematica,
di altissimo livello tecnologico, in fibra ottica, che non fa passare
merci o eserciti ma informazioni.
Lo SPID può essere richiesto agli enti convenzionati con Lepida, Comuni, Farmacie, Patronati (come la CGIL)
Le fasi della creazione di uno SPID sono le seguenti:
Registrazione
dell’utente sul sito
Vedere
questo link :
https://id.lepida.it/
per fare la registrazione servono:
un documento di identità (carta di identità o patente)
la tessera sanitaria. I documenti non devono essere scaduti e
casella di posta elettronica attiva cioè il nostro indirizzo e-mail che viene associato al nostro SPID
un telefonino meglio se uno smartphone (cioè un telefono recente). Il numero di telefono viene, come la mail) associato al nostro SPID
Una volta fatta la registrazione bisogna recarsi ad uno sportello apposito preposto al riconoscimento. Il riconoscimento dev’essere fatto personalmente dal titolare dello SPID.
Effettuato il riconoscimento, lo sportello convalida lo SPID, l’identità digitale è attiva e può essere usata per avere accesso ai siti della p.a.
Come si accede ai servizi con lo SPID?
Quasi tutti servizi che utilizziamo con l’accesso SPID (i più comuni sono INPS e Fascicolo Sanitario) hanno il livello di sicurezza 2 cioè oltre alla password il sistema ci chiede una conferma con un OTP cioè un codice di sicurezza che riceviamo o generiamo con il nostro telefono. Questo sistema si chiama autenticazione a 2 fattori (2 factor authentication)
Per accedere ad un servizio con lo SPID occorre inserire le credenziali che l’utente ha ricevuto durante la convalida, cioè l’username e la password ed effettuare la two factor authentication ovvero l’autenticazione a due fattori con un codice chiamato OTP (one time password) ricevuto come messaggio dal nostro telefonino oppure generato dalla app (sempre con lo smartphone) lepidaid. E’utile ricordare che:
username = è il nostro indirizzo e-mail, quello che abbiamo usato per la registrazione
password= è la parola chiave che abbiamo scelto per fare la registrazione. La password ha una durata di 6 mesi e poi scade e dev’essere rinnovata.
OTP (one time password) = è il codice temporaneo ricevuto o generato dal nostro telefonino. Questà modalità di autenticazione si chiama autenticazione a 2 fattori (2fa).
Il PIN della app LepidaId (si sceglie al momento della convalida dello SPID)
ci
sono casi in cui non è necessaria la 2fa,
cioè
sono quei servizi che hanno il livello
di sicurezza 1.
Per garantirci l’accesso questi sistemi chiedono solo username
e password
(a
dire il vero sono molto pochi),
e
si incontrano
quando
entriamo in una
base dati
che non
coinvolge i nostri dati
sensibili.
I dati sensibili sono quelli che riguardano il nostro stato di
salute, l'origine razziale od etnica, le convinzioni religiose,
filosofiche, le opinioni politiche, l'appartenenza sindacale o la
vita sessuale. Esiste
anche il livello
di sicurezza 3
che chiede un certificato digitale che viene consegnato dal gestore
del sito agli utenti e
dev’essere installato su ogni macchina che utilizzerà il servizio,
ma questi
tipi di accesso hanno un
uso solo
professionale.
Esempio
pratico di accesso ai servizi mediante SPID con il gestore Lepida
tramite la App LepidaID
Attenzione!!!
sono previste 2
modalità
con il gestore Lepida
per effettuare l’autenticazione
a 2 fattori. La
modalità della notifica push è più semplice però bisogna
sincerarsi di avere aperto l’APP LepidaID prima di accedere e di
avere abilitato le notifiche (sempre per la app LepidaID).
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Esiste un ulteriore metodo di autenticazione a 2 fattori ed è quello degli SMS. Cioè il servizio che ci dà accesso invia un OTP al cellulare dell’utente tramite SMS. Questo metodo è limitato da Lepida ad un solo accesso al mese, perché ha un costo è però l’unico possibile se l’utente non ha un cellulare moderno (smartphone)
Procedimento da
seguire per l’accesso ai servizi mediante SPID con il gestore Poste
Italiane
entrare nell’App PosteID
effettuare l’accesso con la password
premere Home
entrare in Chrome
cercare fascicolo sanitario elettronico
Entra con spid
scegliere PosteId
Hai l’App PosteID? Accedi più rapidamente
inserire la password su PosteID
premere applicazioni recenti e tornare sulla pagine del servizio richiesto
il sistema dà accesso
Importante!
Quando si accede ad un servizio, per
terminare correttamente
di utilizzarlo bisogna sempre usare il menu Logout
oppure Esci
o anche Disconnetti
(dipende
dal sito). Questo è un accorgimento che rafforza la nostra sicurezza
perché si
chiude il canale protetto che ci mette in contatto con quel servizio.
Una
volta chiusa la porta di accesso gli
eventuali virus o spyware più difficilmente riusciranno ad accedere
ai nostri dati.
Non è necessario usare il logout se utilizziamo una App come nel caso, ad esempio del Fascicolo sanitario con l’App Er-Salute
E se perdiamo la password?
Capita di dimenticare la password dello SPID. Per ovviare a questo inconveniente i certificatori mettono a disposizione procedure apposite.
procedura
di recupero passsword di Lepida
entrare nella pagina inps.it a titolo di esempio
scegliere il certificatore Lepida
toccare il link Hai dimenticato utente o password? Che si trova sotto al pulsante Entra con SPID
toccare il pulsante Voglio fare il reset della password
inserire l’indirizzo mail (quello usato per la registrazione Lepida)
aprire la mail e toccare il link inviato
Servizi più usati ad accesso SPID:
Il
fascicolo Sanitario Elettronico – l’app Er-Salute
l’App Er-Salute è stata predisposta dalla Regione Emilia-Romagna per accedere al Fascicolo Sanitario Elettronico e ai suoi servizi.
Si può accedere al FSE anche tramite il sito web
https://www.fascicolo-sanitario.it/fse/;jsessionid=34396B3C911F4071C445A6BEA865FE8C?0
ma è più comodo utilizzare questa applicazione
aprire
l’App
accedi
accedi con SPID
Il sito dell’INPS
Per utilizzare i servizi dell’INPS è possibile raggiungere la pagina web:
aprire
Chrome
digitare inps.it nella barra di ricerca
toccare l’omino stilizzato in alto a dx
entra con SPID
scegliere il gestore Lepida
inserire username e password
scegliere la modalità Inserimento di un codice OTP
inserire OTP (livello di sicurezza 2)
entra con SPID
autorizzo
La
prima volta
che si accede al sito INPS il servizio chiede di confermare
il nostro indirizzo
mail
e il nostro numero
di cellulare.
Per fare questo si utilizzano sempre gli OTP che vengono inviati da INPS al cellulare tramite SMS e via mail.
L’accesso con CIE la Carta di Identità Elettronica
Che
cos’è la CIE? E’ l’acronimo di Carta di identità elettronica.
La CIE è l’evoluzione della vecchia carta di identità cartacea. Ha le dimensioni standard di una carta di credito è in plastica e cosa più importante contiene un microchip. Il microchip è contactless questo significa che non è necessario inserire la carta nel lettore ma basta appoggiarla.
Come abbiamo già visto, i nostri cellulari moderni hanno il microchip NFC (Near Field Communication) quindi possono leggere i dati della CIE.
Nel microchip sono memorizzati i dati personali e biometrici del titolare (foto e impronte digitali)
I dati contenuti nella CIE, ad eccezione delle impronte digitali, possono essere letti semplicemente con un computer a cui è collegato un lettore di smartcard contactless o con uno smartphone dotato di interfaccia NFC (Near Field Communication).
L’accesso alle impronte digitali è permesso solo alle autorità di controllo dotate di specifiche autorizzazioni.
Cosa serve per iniziare?
Installare la App CieID
ovviamente una CIE valida
Il PIN composto dalle 4 cifre consegnate alla richiesta della carta (la prima parte) e dalle 4 cifre ricevute insieme alla carta
tecnologia NFC abilitata
per abilitare l’NFC:
impostazioni
connessioni
NFC e pagamenti contactless
quando richiesto dalla app inserire il PIN della carta di identità
tenere la carta appoggiata alla parte alta dello smartphone eventualmente rimuovere la cover se è di quelle pesanti. Mettere la CIE in verticale sul retro a fianco degli obiettivi delle fotocamere
modalità di posizionamento per la lettura delle carte dotate di chip NFC
Accesso
all’INPS con lo smartphone e la CIE
aprire il browser e cercare la pagina INPS
toccare l’icona dell’omino stilizzato
nella sezione dell’autenticazione scegliere CIE
toccare il pulsante in basso Entra con CIE
scegliere recupera PIN (se c’è l’impronta)
appoggiare la CIE al telefonino e attendere una decina di secondi
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La posta elettronica (e-mail) |
Come abbiamo già detto il nostro smartphone è un computer connesso ad internet, quindi è perfettamente in grado di ricevere e mandare messaggi di posta elettronica (e-mail).
E’
uno dei servizi Internet più tradizionali e conosciuti e nasce
praticamente insieme ad Internet. La
sua nascita risale al 1971,
quando Ray Tomlinson installò su ARPANET un sistema in grado di
scambiare messaggi fra le varie università. ARPAnet era una rete
militare
creata
nel 1969
che serviva a scambiare informazioni in modo veloce e
che doveva funzionare anche in caso di attacco nucleare.
Anche le università avevano accesso ad ARPAnet e in
seguito ARPANET si
è evoluta diventando
Internet
e si è estesa a livello mondiale.
Per gestire la posta elettronica si usano dei programmi che sono chiamati client.
Com’è fatto un indirizzo mail?
Ogni indirizzo email è formato da due parti, separate dal simbolo @ la local part, che corrisponde al nome del proprietario (ad esempio nome.cognome oppure nomecognome o qualunque cosa a discrezione dell’utente) o a una funzione specifica (ad esempio info o prenotazioni) e la domain part, ovvero il sistema di dominio (DNS) nel quale si trova la casella. Ad esempio:
Il carattere at (la chiocciola) ha il significato di presso, come in un indirizzo inviato ad una ditta, per esempio: Sig. Mario Rossi presso la ditta Telecom S.p.a.
La local part viene decisa dall’utente, si possono inserire anche punti o trattini e numeri come ad esempio:
mario.rossi
mario_rossi
mario.rossi1970
Gli
indirizzi mail non
sono case sensitive.
Significa che non
sono importanti le maiuscole o minuscole
dell’indirizzo.
La
mail arriverà ugualmente se usiamo l’indirizzo
rossimario@gmail.com oppure
RossiMario@gmail.com . E’
importante, al contrario, come vengono inserite nei form
di registrazione,
cioè nelle pagine (come quella di Lepida) quando
inseriamo l’indirizzo per fare la registrazione. E’
una prassi comune e
una regola usata da quasi tutti gli
informatici, scrivere
gli indirizzi di
posta elettronica
tutti in minuscolo.
I telefoni Android di solito hanno il client Gmail già installato che è prodotto da Google.
vedere
dove si trova l’icona del client Gmail
aprire Gmail
notare che i messaggi non ancora letti sono in carattere neretto, quando li apriamo il neretto sparisce
notare la differenza tra gli annunci e le vere e-mail [Annuncio]
vedere il menu dell’App
vedere la voce Principale si tratta dei messaggi più importanti
vedere la voce Inviati per vedere quali messaggi abbiano inviato noi
vedere la voce Cestino, i messaggi cancellati vanno in questa cartella e vi restano per 30 giorni, poi vengono cancellati definitivamente.
vedere la voce Spam (messaggi non desiderati)
Lo
SPAM ovvero la posta indesiderata. La
parola SPAM trae origine da una schetch dei Monty
Python la carne SPAM
(che
esisteva veramente) diventa
sinonimo di prodotto riproposto in maniera così insistente da
diventare fonte di fastidio e irritazione.
La scenetta è ambientata in una locanda dove qualsiasi pietanza elencata dalla cameriera risulta essere a base di Spam: uova e spam, uova-bacon-spam, spam-uova-spam, spam-salsicce etc… con il tempo la parola SPAM ha assunto il significato di quei messaggi che riceviamo continuamente nella nostra posta elettronica e che ci propongono insistentemente di comprare oggetti vari, di sottoscrivere contratti ecc.
video
dei Monty Python:
https://www.youtube.com/watch?v=Gxtsa-OvQLA
Come
faccio a vedere il mio indirizzo mail se me lo chiedono e non me lo
ricordo?
Nei sistemi Android
impostazioni
gestisci account
Nei sistemi iPhone
Impostazioni > Mail, poi tocca Account
I
filtri antispam
Com’è possibile che alcuni messaggi vadano da soli (senza che li abbiamo eliminati noi) nella cartella dello SPAM? Dobbiamo questo grande aiuto ai filtri antispam che i programmi di gestione della posta elettronica hanno al loro interno.
Si tratta in pratica di un software che legge i nostri messaggi e in base ad alcune caratteristiche lo classifica come SPAM cioè lo considera posta indesiderata. Funzionano molto bene e ci danno un grande aiuto, infatti basta guardare quanti messaggi arrivano nella cartella SPAM per rendersi conto che questi filtri ci rendono un grande servizio. Purtroppo raramente si possono verificare degli errori e un messaggio che aspettavamo potrebbe finire nello SPAM, ma il livello di efficienza e di affidabilità di questi software oggi è enorme. Se dovesse succedere comunque poco male, basta spostare il messaggio nella cartella della posta in arrivo e il software imparerà che quello non è un messaggio indesiderato la prossima volta che ne riceviamo uno dallo stesso mittente.
aprire
la cartella SPAM
e vedere
quanti
messaggi contiene
vedere la data e l’ora dei messaggi di SPAM che arrivano continuamente
Come riconoscere i tentativi di phishing
Uno dei mezzi più usati dai truffatori in rete è il phishing. La tecnica del phishing (pescare) avviene quando un malintenzionato invia una mail fingendo di essere un ente o una ditta e chiede all’utente di autenticarsi inserendo username e password per effettuare un’operazione.
Di solito le mail di phishing sono piene di errori e tradotte male, ma a volte sono fatte molto bene con una imitazione fedele dei loghi dell’ente che viene simulato. Se il malcapitato inserisce le credenziali, credendo di entrare nel servizio, in realtà le invia inconsapevolmente al truffatore che poi avrà accesso a quel sito.
In altri casi nella mail c’è un allegato che è un malware cioè un software che in realtà manda i nostri dati riservati al truffatore. Non bisogna aprire questi allegati!!!
perché
si chiama phishing?
Phishing
significa
pescare, è
stato coniato questo termine perché
i truffatori, inviando queste mail, è come se lanciassero
un amo con un’esca
in rete aspettando che le vittime inconsapevoli abbocchino e
inseriscano le credenziali dei servizi oppure
che aprano l’allegato alla mail.
Esempio di una mail di phishing:
Notare che: il dominio ed il TLD non sono della Leroy Merlin!!!
individuazione
pratica
di
una mail di phishing
aprire Gmail
cercare una mail di phishing con le parole pacco o consegna
toccare l’elenco a discesa che visualizza i dettagli degli indirizzi di posta elettronica sotto al titolo
far vedere che il dominio ed il tld non sono del mittente ma sono diversi e provengono da paesi esteri
Invio di una mail semplice
inviare
una
mail ad
una casella di posta verificabile durante la sessione
monitorare il ricevimento della mail
far vedere che la mail è nella cartella Inviati (menu)
Ricevimento di una mail
ricevimento
di una mail
tenere il telefono attivo
effettuare l’invio di una mail al cellulare proiettato durante la sessione
attendere l’arrivo del messaggio di posta elettronica
vedere che il messaggio quando arriva è in neretto perché deve ancora essere letto
leggere il messaggio
E’ possibile inviare un messaggio allegando un file, quindi un documento, una foto, un link ecc. ecc.
invio
di un messaggio con allegato,
aprire
Gmail
inviare una mail ad una casella di posta verificabile durante la sessione
vedere bene lo strumento fermaglio in alto che serve per allegare qualcosa al messaggio, esattamente come quando attacchiamo un documento ad un altro con un fermaglio
scegliere allega file
scegliere foto
selezionare una foto
inviare con la freccia in alto a dx
Cosa succede se abbiamo già scritto un lungo messaggio e dobbiamo aspettare ad inviare la mail?
Semplicemente Gmail salva il messaggio nella cartella bozze e lo possiamo recuperare dal menu quindi decidere se inviarlo oppure eliminarlo definitivamente. Gmail salva continuamente il messaggio che stiamo scrivendo, anche se arriva una telefonata e dobbiamo sospendere, lo ritroveremo dopo in bozze. I messaggi sono tutti salvati nel server di posta di Google cioè online e in una memoria non volatile, quindi anche se spegniamo il telefono o se si scarica ritroviamo tutto alla riaccensione.
area
di notifica iPhone:
Vedere
questo link per mostrare la
modalità iPhone:
https://support.apple.com/it-it/HT201925
E se non avessimo un’indirizzo mail?
Quando acquistiamo lo smartphone, alla prima accensione il sistema operativo se non l’abbiamo ci permette di creare un nuovo account.
Nel caso di Android ci viene proposto un account Gmail che è il provider di posta elettronica di Google. Possiamo comunque scegliere di usare un altro provider di posta elettronica, ce ne sono moltissimi:
Gmail (il provider di Google) è uno dei più potenti servizi di posta elettronica e ci mette a disposizione moltissimo spazio sui server nel quale salvare tutti i messaggi di posta elettronica che possiamo ricevere o inviare probabilmente per tutta la vita.
Bisogna dire che i software di intelligenza artificiale di Google leggono tutta la nostra posta e ci mandano della pubblicità pertinente in base a quello che abbiamo scritto nella posta. I cosiddetti Annunci dei quali abbiamo già parlato.
Nel caso non avessimo l’account, ad ogni modo, è possibile crearne uno anche con il computer, semplicemente andando nella pagina di Gmail
pagina
per la creazione di un account Google:
https://accounts.google.com/signup/v2/webcreateaccount?flowName=GlifWebSignIn&flowEntry=SignUp
la pagina web ci chiede Nome, Cognome e dovremo decidere come sarà il nostro indirizzo.
Ovviamente dato i milioni di utenti di Gmail sarà difficile che il nostro nome non sia già presente, ma in questo caso Google ci propone delle alternative, aggiungendo dei numeri o altri caratteri che permettano di definire un indirizzo univoco.
Dovremo successivamente decidere, inserire e confermare la password
Premendo il pulsante Avanti Google ci chiederà ancora pochi altri dati e l’account sarà creato.
L’App IO, l’App
dei Servizi Pubblici
L’App IO è una App prodotta da PagoPA S.p.A che è una società a partecipazione pubblica che ha lo scopo di introdurre i pagamenti digitale per la pubblica amministrazione e la digitalizzazione dei servizi.
L’App
IO come ogni altra App si scarica da Play Store
per chi ha il sistema Android oppure, per chi ha l’iPhone, dall’App
Store.
Che tipo di comunicazioni possiamo ricevere con l’App Io ?
Avvisi di pagamento dal Comune
Disposizioni di pagamento della pensione (con l’importo)
La certificazione verde relativa al COVID-19 (il green pass)
Gli avvisi di pagamento dei tributi, da quelli Comunali a quelli del Consorzio di Bonifica
Gli avvisi relativi ai nostri trasferimenti di proprietà degli autoveicoli (Aci – Pra)
Gli avvisi di scadenza del bollo auto
Come si accede all’App IO?
Si accede con lo SPID
quando il telefono si spegne per inattività si entra con un PIN oppure con l’impronta digitale se abbiamo configurato l’accesso biometrico.
Facciamo leggere la carta stampata al nostro telefonino.
I QR code.
Il codice QR è stato sviluppato dalla Denso Wave, una compagnia giapponese. In origine serviva per ricercare i pezzi di ricambio della Toyota.
Nel 1999 la Denso Wave ha reso libera la licenza per l’uso dei codici QR che hanno cominciato a diffondersi in Giappone.
In seguito divennero sempre più comuni le pubblicità con codici QR stampati sulle pagine di giornali e riviste, o sui cartelloni pubblicitari, per diffondere facilmente indirizzi e URL, cioè gli indirizzi dei siti internet. Poi si è diffuso in Giappone anche l'utilizzo dei codici QR sui biglietti da visita per semplificare l'inserimento dei dati nella rubrica del cellulare.
In seguito verso la fine degli anni 2000 si sono diffusi anche in Europa.
Ci sono siti che spiegano molto bene la struttura nei QR code ad esempio questo in inglese
https://typefully.com/DanHollick/qr-codes-T7tLlNi?utm_source=tldrnewsletter
oppure l’articolo di Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Codice_QR
Dove troviamo i codici QR?
Praticamente dappertutto: sui manifesti e le locandine per propagandare un evento, sui prodotti, sullo schermo del PC per entrare in un servizio con lo SPID, sui giornali, sulle pubblicità, sui buoni dei supermercati, sulle confezioni dei prodotti alimentari, sulle confezioni dei prodotti elettronici ed elettrodomestici e anche sui manifesti (bandi) di ricerca di personale.
Come si leggono?
Semplicemente con la fotocamera del cellulare, basta inquadrarli, oppure con una app apposita. Ne esistono diverse sia nel mondo Android che per gli iPhone. Per Android possiamo installare Lettore QR oppure QR & Barcode scanner
Vedere
l’icona dell’APP
per gli iPhone
esiste QR Code ϟ che è gratuita e consente di scansionare
anche i documenti cartacei.
L’uso
della App,
a differenza della semplice fotocamera, ci mette a disposizione altre
funzioni,
ad esempio con l’App apposita è possibile leggere anche i codici
a barre normali
inoltre la funzione di lettura dei QR code integrata nella fotocamera
è stata introdotta solo
negli ultimi modelli
di cellulare. Quelli un po’ più datati non l’hanno, quindi
occorre per forza installare l’applicazione.
Effettuare
test di lettura sui seguenti codici QR:
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Museo della Resistenza |
Indirizzo Lepida per gestione / rinnovo password SPID |
Indirizzo pagina Wikipedia |
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QR Code Wikipedia in inglese versione artistica |
Esempio di manifesto con richiamo tramite QR code per la celebrazione dei 100 di Pasolini a Bologna |
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Per rivedere questo corso (se non ne avete avuto abbastanza) |
Anche
la certificazione verde per il Covid-19 (il Green Pass) è un QR code
che poteva essere verificato con una App predisposta a tale scopo
Google traduttore
ovvero: l’intelligenza artificiale all’opera.
I laboratori di Google infatti, hanno perfezionato sempre più questa App che utilizza software a reti neurali, cioè programmi che lavorano come il cervello umano. Questi modelli dati inoltre hanno introdotto il Deep Learning, cioè imparano man mano che vengono utilizzati.
Questa App è estremamente utile se ci troviamo all’estero o comunque se dobbiamo comunicare con una persona che non conosce la nostra lingua, o anche semplicemente se dobbiamo chiedere qualcosa e non ricordiamo il vocabolo.
per
utilizzare questa App dobbiamo
avere il collegamento internet,
perché questi modelli dati richiedono potenze
di calcolo immense
che i nostri telefonini non potrebbero elaborare in pochi minuti,
quindi la nostra frase da tradurre, via internet viene ricevuta da
Google che la processa e ce la rimanda.
Anche
se attualmente Google ha dichiarato che migliorerà le traduzioni
anche nel caso che l’utente si trovi offline, senza una connessione
dati
esempio
di traduzione semplice da testo:
vedere alla base dello schermo i due linguaggi configurabili
vedere le freccette
selezionare i linguaggi
selezionare Italiano – Inglese
inserire un testo, ad esempio camera matrimoniale
vedere che il testo viene tradotto in inglese
premere le freccette per invertire i linguaggi
esempio
di traduzione da voce
toccare il pulsante rotondo alla base che raffigura un microfono
dire una frase tipica ad esempio: Quanto costa una camera doppia
vedere che il traduttore visualizza nella seconda parte dello schermo la traduzione
vedere il pulsante copia che copia il testo in modo da poterlo inviare ad esempio via mail
vedere il pulsante altoparlante che pronuncia correttamente il testo tradotto
esempio
di traduzione con fotocamera.
vedere un cartello di esempio da tradurre (di seguito un parchimetro in tedesco)
selezionare il linguaggio (tedesco - italiano)
inquadrare il cartello con la fotocamera
vedere che il testo viene tradotto
Attenzione
per usare questa App dobbiamo autorizzarla ad attivare la fotocamera
Per il mondo iPhone i procedimenti di traduzione sono spiegati in questa pagina:
Per
il mondo iPhone
i procedimenti di traduzione sono spiegati in questa pagina: link per
mostrare i loghi dei due sistemi operativi:
https://support.apple.com/it-it/guide/iphone/iphd74cb450f/ios
Come
prendere appunti con lo smartphone ovvero:
Google Keep
Spesso abbiamo bisogno di un taccuino per fissare qualche idea, quasi sempre, quando ci serve non l’abbiano con noi. Al contrario, cosa abbiamo sempre in tasca di solito? Lo smartphone.
Google Keep è un’app, prodotta da Google che ci permette di prendere appunti. La bella notizie è che i testi vengono salvati continuamente mentre li scriviamo nel Google Space, basta ovviamente avere una connessione ad internet funzionante. Questo significa che se il nostro smartphone finisce sotto le ruote dell’auto, abbiamo ancora le nostre note, basta comprarne un altro e accedere al nostro account Google.
E se torniamo a casa dopo aver preso appunti con lo smartphone, aprendo Google Keep dal nostro PC, ritroviamo i nostri appunti a portata di mano.
per
chi è preoccupato per la privacy è importante sapere che i bot di
Google (i software di intelligenza artificiale) molto
probabilmente leggono
le nostre note per poi mandarci annunci pubblicitari mirati.
Come
creare una nota
aprire Keep (Note di Keep)
toccare il pulsante in basso a dx con il segno +
scrivere semplicemente: n. 1 pizza margherita, 2 quattro stagioni, 1 capricciosa, 2 napoletane e 3 marinare
non occorre fare altro la nota è salvata automaticamente
aprire il pc e cercare le note, la nota appena inserita è lì
se la nota è una cosa importante possiamo anche inserire il titolo, ma non è obbligatorio.
Quali sono i vantaggi di usare uno smartphone al posto di un taccuino con la penna?
Anche se perdiamo lo smartphone non perdiamo le note
possiamo cercare una nota con la ricerca testuale, mentre cercare una nota, che magari ci siamo appuntati mesi fa può essere molto noioso perché dobbiamo sfogliare tutto il taccuino
come
cercare una nota
aprire Google Keep
digitare la parola da ricercare nella barra grigia in alto ad esempio “corso”
E quali gli svantaggi: uno dei più noiosi è dover scrivere le note con la tastiera software di Android, obbiettivamente non è comodo ma in questo caso possiamo contare sull’intelligenza artificiale.
creare
una nota con la Trascrizione istantanea di Google
aprire Google Keep
toccare lo strumento microfono, senza prima toccare il pulsante con il segno + a dx, la nota viene creata automaticamente
dire: 3 spaghetti di soia con i gamberetti, 1 riso alla cantonese, 2 ramen al manzo, 1 piatto assortito sushi sashimi
la nota viene creata automaticamente e trascritta, inoltre viene incollato all’interno della nota il file audio che abbiamo prodotto
vedere il testo creato
provare a sentire la traccia audio
cancellare la traccia audio con lo strumento cestino rifiuti a dx della traccia
Se
la traccia audio non è necessaria possiamo cancellarla perché
occupa
uno spazio notevole.
Tantissime note, tutte
con
registrazioni audio, possono occupare molto spazio, quindi è meglio
essere parsimoniosi, specialmente se si tratta di appunti di natura
transitoria come nell’esempio
E’ possibile anche inserire anche immagini e link in una nota.
La
ricerca per immagini
A volte ci può capitare di avere una fotografia sul telefonino, per esempio di un monumento, o anche di un oggetto, e di non ricordarne più il nome.
Oppure, potremmo aver visto un fiore bellissimo in un giardino e vorremmo sapere come si chiama cotanta meraviglia.
Oppure, vediamo un’immagine che ci interessa su un sito web (un monumento, una chiesa ecc.) e vorremmo saperne qualcosa in più.
Anche in questi casi gli algoritmi di ricerca di Google ci vengono in aiuto.
ricerca
di un’immagine che abbiamo sul telefono:
aprire il browser o la barra di ricerca di Google
toccare il simbolo di Google Lens a dx
cercare l’immagine di un monumento
attendere il risultato
ricerca
di un’immagine vista da una pagina web
aprire il browser
accedere a https://bongat.altervista.org
toccare per 2 secondi la foto della quale vogliamo avere informazioni
nel menù contestuale che si attiva toccare Cerca immagine con Lens
attendere il risultato
Quando ci sono più oggetti nella fotografia e dobbiamo restringere la ricerca su un determinato elemento che compare nella fotografia, è possibile restringere la ricerca:
ricerca
di un determinato elemento di una foto
aprire l’applicazione Google
toccare in basso a sx Discover
toccare Google Lens nella barra di ricerca
aprire la fotocamera
inquadrare l’immagine sotto
toccare il pulsante grosso Cerca con la tua fotocamera
toccare Tocca il pulsante di scatto per eseguire la ricerca in basso
la ricerca inizia, vedere i risultati
restringere e spostare il mirino dal monumento ai fiori e vedere i risultati della ricerca che cambiano
Per gli iPhone è possibile scaricare Google Lens oppure utilizzare la ricerca visiva,
Vedere
questo link :
https://support.apple.com/it-it/guide/iphone/iph21c29a1cf/ios
L’App
Samsung Archivio, ovvero: dove finiscono i files scaricati da
internet?
Quando navighiamo in internet e scarichiamo un documento dove va a finire?
Viene salvato nella memoria interna nella cartella Download.
gestione
dei documenti salvati sul telefono:
scaricare
un documento di esempio dal link:
http://bongat.altervista.org/documenti/autentica_atti_digitali.pdf
apri con il lettore pdf (Samsung Notes o simili)
visualizzare il documento
premere il pulsante home
vedere nell’area notifiche c’è un segno di spunta, significa che il documento è stato scaricato
aprire Samsung Archivio
selezionare Memoria Interna in basso
cercare il file appena scaricato
aprirlo con Samsung Notes (app per aprire i documenti pdf)
Per chi non ha l’app Samsung Archivio è possibile scaricare altre app che sono anche molto più potenti come ad esempio Total Commander.
Total Commander permette di visualizzare tutte le directory del sistema Android ma dev’essere usato con cautela perché potrebbe compromettere l’integrità del sistema operativo.
immagine generata da StabilityAI
Come fare uno screenshot, ovvero come salvare una schermata del nostro smartphone
A volte può essere utile tenere una schermata, che visualizziamo in un certo momento sullo schermo del nostro dispositivo, per rivederla come se fosse una fotografia, ad esempio per tenere un dialogo di una chat di Whatsapp da far vedere a qualcuno.
Per salvare uno screenshot con i cellulari Android relativamente recenti bisogna premere contemporaneamente i tasti volume giù e spegnimento.
Immagine di proprietà del sito https://it.moyens.net/come/come-fare-uno-screenshot-su-android/
Per i cellulari più datati, sempre per il mondo Android, che hanno il pulsante home di tipo fisico (cioè un vero pulsante e non quello disegnato sullo schermo come nei nuovi modelli) per ottenere lo screenshot si premono contemporaneamente il pulsante di accensione (power) e il pulsante home
come nell’immagine che segue:
Immagine di proprietà del sito: https://www.informarea.it/come-eseguire-e-salvare-lo-screenshot-sui-samsung-galaxy-s6-e-galaxy-s6-edge/
Possono esistere particolari modelli di smartphone Android che prevedono altre combinazioni di tasti per effettuare lo screenshot.
Come fare gli screenshot nel mondo Apple?
Per il mondo degli iPhone, il sito di riferimento della Apple illustra le modalità https://support.apple.com/it-it/HT200289
nel caso dei modelli recenti premere i tasto laterale e il tasto Volume su
nel caso dei modelli più datati: tasto laterale e il tasto Home
nel caso dei modelli con tasto superiore e Touch id premere contemporaneamente questi due tasti
Dove
si trovano
gli screenshot che abbiamo scattato?
Li possiamo trovare:
con l’applicazione Samsung Archivio
con l’applicazione Galleria (si tratta di un’immagine)
nei sistemi Android recenti appare anche una notifica nella barra di stato
Bibliografia e Note:
L’immagine iniziale ed altre sono state ottenuta con Stability AI - Stable Diffusion, un software di intelligenza artificiale a reti neurali sviluppato dalla LMU di Monaco https://huggingface.co/spaces/stabilityai/stable-diffusion
La pagina web è stata generata con Libreoffice Writer https://it.libreoffice.org/
Tutti i marchi appartengono ai legittimi proprietari
di Attilio Bongiorni a.bon6iorni@gmail.com
con l’assistenza di Giuseppe Zeni
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