Aggiornato al 24/05/23 - 14:15:39


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Le due multinazionali Samsung (che produce i telefonini equipaggiati con il sistema Android) e la Apple si sono combattute aspramente a suon di avvocati tanto che attualmente la Samsung è stata condannata a risarcire 539 milioni di dollari alla Apple per aver copiato dei brevetti, ma la causa è ancora in corso e anche le trattative perché c’è un’altra causa intentata da Samsung verso Apple per lo stesso motivo.


Come faccio a sapere se ho un telefono

Android o iOS (iPhone) ?

Per Android:

  1. Impostazioni

  2. Informazioni sul telefono

  3. Informazioni software

  4. Vedere la voce Versione Android


Per iOS:

Vedere la versione di iOS: https://support.apple.com/it-it/HT201685

Il percorso nei menu è:

  1. impostazioni

  2. generali

  3. info


I termini App / applicazione / programma / software sono la stessa cosa. Si tratta di un programma informatico scritto e messo in commercio da una ditta produttrice che fa un certo lavoro.


I sistemi operativi ad icone


Chi ha il sistema Android può utilizzare direttamente la barra di ricerca che c’è nella home (la schermata principale) dello smartphone


        1. toccare la lente in alto a dx

        2. digitare una parte del nome della persona cercata

        3. toccare il nome

        4. digitare il messaggio

        5. quando abbiamo scritto il messaggio inviarlo con la freccia a dx


        1. seguire i passi di cui alla procedura precedente dal punto 1 al punto 4

        2. toccare il fermaglio a dx

        3. scegliere le diverse opzioni

Nota. Come allegati è possibile inviare anche la propria posizione se dobbiamo dire al nostro interlocutore dove siamo in modo che egli ci possa raggiungere con il navigatore satellitare. In questo caso scegliere Location e quindi Posizione attuale


rimandare un messaggio, che abbiamo già ricevuto da qualcuno, ad un’altra persona o ad un gruppo (inoltro)

    1. toccare il nome della persona o del gruppo dal quale abbiamo ricevuto il messaggio da inoltrare

    2. toccare il messaggio tenendolo premuto per 1 secondo

    3. toccare la freccia ricurva in alto a dx

    4. scegliere la persona o il gruppo alla quale inoltrare il messaggio

inserire un nuovo contatto:

    1. toccare l’icona verde del telefono

    2. toccare la voce del menu rubrica in basso a dx

    3. toccare il segno + in alto

    4. compilare i campi che ci servono

    5. toccare il menu Salva in basso a dx

rispondere ad un messaggio / commentare un messaggio


Questa funzione è utile quando ci sono diversi messaggi che arrivano in breve tempo, ad esempio nelle discussioni nei gruppi

    1. toccare il nome della persona o del gruppo dal quale abbiamo ricevuto il messaggio da commentare

    2. toccare il messaggio tenendolo premuto per 1 secondo

    3. toccare la freccia ricurva in alto a sx

    4. il messaggio citato appare in basso con sfondo grigio e con i caratteri più piccoli

    5. scrivere il commento

Inoltrare un numero di telefono che abbiamo in WhatsApp ad un’altra persona

  1. toccare il nominativo della persona della quale dobbiamo inviare il contatto

  2. toccare i tre puntini verticali in alto a dx

  3. toccare il menu Mostra contatto

  4. toccase di nuovo i tre puntini in alto a dx

  5. toccare il menu Condividi

  6. scegliere il nome al quale inviare il contatto


vedere anche esempio di ricevimento di un contatto da parte di un’altra persona


Invio di un link (collegamento ad un video)

  1. aprire Youtube

  2. cercare un video - esempio: https://youtu.be/Le9v4F7NXEI

  3. sotto al video e al titolo toccare condividi

  4. scegliere Whatsapp


invio di un link (collegamento ad un sito web)



La differenza sostanziale tra usare un SMS e Whatsapp è il fatto che l’SMS è vincolato strettamente alla tua SIM telefonica, cioè al tuo numero di telefono (che sia TIM o Vodafone, Postemobile o qualunque altro gestore) e usa il traffico telefonico, mentre Whatsapp usa la rete Internet per inviare i messaggi e usa il tuo traffico internet.


ci sono anche altri programmi di messaggeria su internet oltre a WhatsApp, il più famoso è Telegram


      1. Aprire Play Store

      2. vedere la barra di ricerca grigia in alto con la quale possiamo ricercare l’App che ci occorre

      3. cercare CoopItalia (applicazione prodotta dai supermercati Coop

      4. vedere il pulsante installa

      5. toccare l’icona dell’App

      6. vedere descrizione

      7. vedere le recensioni degli utilizzatori




Installate le app con parsimonia. Ogni app occupa un determinato spazio nella memoria interna del vostro smartphone! Lo si può vedere all’atto dell’installazione dell’App, il sistema ci dice quanto spazio occuperà l’applicazione. La memoria interna è quella che mantiene le proprie informazioni anche quando spegniamo il telefono ed è quella che conserva tutti i nostri dati (ad esempio le fotografie).


La barra di stato Android


La barra di stato iPhone

Vedere link del supporto Apple: https://support.apple.com/it-it/HT207354




Importantissimo!!! I tre pulsanti di Android


Visualizzare la rappresentazione dei 3 pulsanti link:

http://bongat.altervista.org/documenti/corsoCgil/pulsanti_android2.html


  1. chiudere tutte le applicazioni NON CHIUDERE SCREEN CAST!

  2. aprire WhatsApp

  3. aprire Chrome

  4. aprire la galleria

  5. premere Applicazioni recenti

  6. far vedere come passare da una App ad un’altra

  7. fare vedere come chiudere definitivamente Galleria

  8. premere di nuovo Applicazioni recenti e far vedere che non c’è più la Galleria

  9. far vedere che si può lanciare WhatsApp anche dall’icona normalmente


per chiudere una applicazione su un telefono Android, basta strisciare in alto la fimestra dell’App. Per gli iPhone bisogna strisciare a dx




    1. aprire Spotify

    2. sentire una canzone

    3. premere home notare che la musica non si ferma

    4. andare in Whatsapp

    5. mandare un messaggio notare sempre che la musica nel frattempo viene eseguita perché è rimasta nella RAM e il telefono esegue sia Whatsapp sia Spotify (multitasking)

    6. premere applicazioni recenti

    7. chiudere Spotify

    8. notare che la musica si ferma

      1. una memoria interna, stabile, cioè quando spegniamo il telefonino le informazioni che contiene vengono mantenute, anche se togliamo la batteria

      2. una memoria RAM (random access memory o memoria ad accesso casuale) che è volatile, quando spegniamo il telefono le informazioni vengono perdute. Però è molto veloce e serve per eseguire le App


Copia e incolla

  1. Aprire WA, cercare nelle chat un indirizzo che abbiamo memorizzato nei messaggi

  2. premere il tasto Home

  3. aprire Google Maps, far vedere bene la barra Cerca qui

  4. far notare che l’indirizzo in tedesco è molto complicato, come fare per recuperare l’informazione?

  5. premere Applicazioni recenti

  6. tornare in WhatsApp, copiare l’indirizzo

  7. premere Applicazioni recenti

  8. tornare in Google Maps

  9. incollare l’indirizzo



Oppure, ripassando quello che abbiamo già visto sui QR Code, potremmo aver visto una pubblicità di quell’hotel bellissimo di Monaco di Baviera e aver notato che alla fine c’è un bel codice QR che contiene l’indirizzo dell’Hotel, come questo che casualmente è qui sotto:

provare a leggere il QR code sotto e ad incollare il testo nel navigatore


Questo codice QR contiene l’indirizzo del nostro hotel di Monaco di Baviera non l’indirizzo internet, ma semplicemente l’indirizzo stradale)


molto spesso i codici QR delle pubblicità contengono dei siti internet, ma nulla vieta che possano contenere anche del testo normale, o altri codici come una password ecc. ecc.



Dove vanno a finire le cose copiate? Negli Appunti, cioè in una zona di memoria studiata appositamente per effettuare questo scambio di informazioni tra una App ed un altra. Attenzione alle informazioni riservate! Perchè il contenuto degli appunti viene salvato nella memoria permanente e rimane anche quando si riavvia il telefono. Inoltre ci sono App che potrebbero avere accesso agli appunti.


Gestione degli appunti

nelle ultime versioni di Android è possibile visualizzare gli appunti e anche eliminarli.

  1. prendere un messaggio di una chat WhatsApp (ad esempio un indirizzo)

  2. copiare il messaggio

  3. andare in Navigator

  4. tenere premuto il dito sulla barra di ricerca

  5. toccare Appunti nel menu (a destra di Incolla)

  6. vedere gli elementi copiati negli appunti

  7. cancellare uno degli appunti


  1. aprire la tastirea Android (ad esempio iniziare a comporre un messaggio in WhatsApp)

  2. toccare il menu tutto a sx (…)

  3. toccare il simbolo degli appunti





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Il Sistema Pubblico di Identità digitale (SPID)


Perchè si chiama Lepida? Il nome deriva da Marco Emilio Lepido console di Roma ideatore e costruttore della Via Emilia, la grande arteria che da Rimini a Piacenza, permetteva agli eserciti e ai mercanti e viandanti di attraversare la Pianura Padana. Allo stesso modo la Rete Lepida è una strada telematica, di altissimo livello tecnologico, in fibra ottica, che non fa passare merci o eserciti ma informazioni.



    1. Registrazione dell’utente sul sito Vedere questo link : https://id.lepida.it/ per fare la registrazione servono:

    1. Una volta fatta la registrazione bisogna recarsi ad uno sportello apposito preposto al riconoscimento. Il riconoscimento dev’essere fatto personalmente dal titolare dello SPID.

    2. Effettuato il riconoscimento, lo sportello convalida lo SPID, l’identità digitale è attiva e può essere usata per avere accesso ai siti della p.a.


Come si accede ai servizi con lo SPID?


ci sono casi in cui non è necessaria la 2fa, cioè sono quei servizi che hanno il livello di sicurezza 1. Per garantirci l’accesso questi sistemi chiedono solo username e password (a dire il vero sono molto pochi), e si incontrano quando entriamo in una base dati che non coinvolge i nostri dati sensibili. I dati sensibili sono quelli che riguardano il nostro stato di salute, l'origine razziale od etnica, le convinzioni religiose, filosofiche, le opinioni politiche, l'appartenenza sindacale o la vita sessuale. Esiste anche il livello di sicurezza 3 che chiede un certificato digitale che viene consegnato dal gestore del sito agli utenti e dev’essere installato su ogni macchina che utilizzerà il servizio, ma questi tipi di accesso hanno un uso solo professionale.


Esempio pratico di accesso ai servizi mediante SPID con il gestore Lepida tramite la App LepidaID


Attenzione!!! sono previste 2 modalità con il gestore Lepida per effettuare l’autenticazione a 2 fattori. La modalità della notifica push è più semplice però bisogna sincerarsi di avere aperto l’APP LepidaID prima di accedere e di avere abilitato le notifiche (sempre per la app LepidaID).


  1. Esempio di accesso ad un servizio tramite SPID

  2. Aprire la app LepidaId

  3. toccare Home e tornare alla schermata principale del telefonino

  4. aprire Google Chrome o Safari

  5. cercare INPS

  6. toccare Inps Home

  7. toccare l’omino stilizzato in alto (my Inps)

  8. toccare il pulsante grosso blu Entra con SPID

  9. selezionare il nostro gestore dello SPID (Lepida)

  10. inserire username e password

  11. selezionare entra con SPID

  12. toccare Ricezione di una notifica sulla App

  13. notifica inviata

  14. vedere area notifiche

  15. toccare la richiesta di autorizzazione

  16. inserire PIN o impronta digitale

  17. aprire applicazioni recenti

  18. toccare Autorizzo


  1. Esempio di accesso ad un servizio tramite SPID

  2. Aprire la app LepidaId

  3. toccare Home e tornare alla schermata principale del telefonino

  4. aprire Google Chrome o Safari

  5. cercare INPS

  6. toccare Inps Home

  7. toccare l’omino stilizzato in alto (my Inps)

  8. toccare il pulsante grosso blu Entra con SPID

  9. selezionare il nostro gestore dello SPID (Lepida)

  10. inserire username e password

  11. selezionare entra con SPID

  12. toccare Inserimento di un codice temporaneo (OTP) generato dalla App

  13. premere applicazioni RECENTI

  14. genera OTP

  15. copia OTP

  16. premere applicazioni recenti

  17. Toccare miniatura della finestra di Lepida

  18. tenere premuto

  19. entra con SPID

  20. toccare autorizzo


Esiste un ulteriore metodo di autenticazione a 2 fattori ed è quello degli SMS. Cioè il servizio che ci dà accesso invia un OTP al cellulare dell’utente tramite SMS. Questo metodo è limitato da Lepida ad un solo accesso al mese, perché ha un costo è però l’unico possibile se l’utente non ha un cellulare moderno (smartphone)





Procedimento da seguire per l’accesso ai servizi mediante SPID con il gestore Poste Italiane


  1. entrare nell’App PosteID

  2. effettuare l’accesso con la password

  3. premere Home

  4. entrare in Chrome

  5. cercare fascicolo sanitario elettronico

  6. Entra con spid

  7. scegliere PosteId

  8. Hai l’App PosteID? Accedi più rapidamente

  9. inserire la password su PosteID

  10. premere applicazioni recenti e tornare sulla pagine del servizio richiesto

  11. il sistema dà accesso



Importante! Quando si accede ad un servizio, per terminare correttamente di utilizzarlo bisogna sempre usare il menu Logout oppure Esci o anche Disconnetti (dipende dal sito). Questo è un accorgimento che rafforza la nostra sicurezza perché si chiude il canale protetto che ci mette in contatto con quel servizio. Una volta chiusa la porta di accesso gli eventuali virus o spyware più difficilmente riusciranno ad accedere ai nostri dati.

Non è necessario usare il logout se utilizziamo una App come nel caso, ad esempio del Fascicolo sanitario con l’App Er-Salute



E se perdiamo la password?

Capita di dimenticare la password dello SPID. Per ovviare a questo inconveniente i certificatori mettono a disposizione procedure apposite.

procedura di recupero passsword di Lepida


Servizi più usati ad accesso SPID:

  1. Il fascicolo Sanitario Elettronico – l’app Er-Salute


l’App Er-Salute è stata predisposta dalla Regione Emilia-Romagna per accedere al Fascicolo Sanitario Elettronico e ai suoi servizi.

Si può accedere al FSE anche tramite il sito web

https://www.fascicolo-sanitario.it/fse/;jsessionid=34396B3C911F4071C445A6BEA865FE8C?0

ma è più comodo utilizzare questa applicazione

    1. aprire l’App

    2. accedi

    3. accedi con SPID


  1. Il sito dell’INPS

Per utilizzare i servizi dell’INPS è possibile raggiungere la pagina web:

https://www.inps.it/

aprire Chrome

digitare inps.it nella barra di ricerca

toccare l’omino stilizzato in alto a dx

entra con SPID

scegliere il gestore Lepida

inserire username e password

scegliere la modalità Inserimento di un codice OTP

inserire OTP (livello di sicurezza 2)

entra con SPID

autorizzo


La prima volta che si accede al sito INPS il servizio chiede di confermare il nostro indirizzo mail e il nostro numero di cellulare.

Per fare questo si utilizzano sempre gli OTP che vengono inviati da INPS al cellulare tramite SMS e via mail.



L’accesso con CIE la Carta di Identità Elettronica


Che cos’è la CIE? E’ l’acronimo di Carta di identità elettronica.


La CIE è l’evoluzione della vecchia carta di identità cartacea. Ha le dimensioni standard di una carta di credito è in plastica e cosa più importante contiene un microchip. Il microchip è contactless questo significa che non è necessario inserire la carta nel lettore ma basta appoggiarla.

Come abbiamo già visto, i nostri cellulari moderni hanno il microchip NFC (Near Field Communication) quindi possono leggere i dati della CIE.

Nel microchip sono memorizzati i dati personali e biometrici del titolare (foto e impronte digitali)


I dati contenuti nella CIE, ad eccezione delle impronte digitali, possono essere letti semplicemente con un computer a cui è collegato un lettore di smartcard contactless o con uno smartphone dotato di interfaccia NFC (Near Field Communication).

L’accesso alle impronte digitali è permesso solo alle autorità di controllo dotate di specifiche autorizzazioni.



Cosa serve per iniziare?


  1. Installare la App CieID

  2. ovviamente una CIE valida

  3. Il PIN composto dalle 4 cifre consegnate alla richiesta della carta (la prima parte) e dalle 4 cifre ricevute insieme alla carta

  4. tecnologia NFC abilitata

          1. impostazioni

          2. connessioni

          3. NFC e pagamenti contactless

  1. quando richiesto dalla app inserire il PIN della carta di identità

  2. tenere la carta appoggiata alla parte alta dello smartphone eventualmente rimuovere la cover se è di quelle pesanti. Mettere la CIE in verticale sul retro a fianco degli obiettivi delle fotocamere


modalità di posizionamento per la lettura delle carte dotate di chip NFC


Accesso all’INPS con lo smartphone e la CIE

  1. aprire il browser e cercare la pagina INPS

  2. toccare l’icona dell’omino stilizzato

  3. nella sezione dell’autenticazione scegliere CIE

  4. toccare il pulsante in basso Entra con CIE

  5. scegliere recupera PIN (se c’è l’impronta)

  6. appoggiare la CIE al telefonino e attendere una decina di secondi


La posta elettronica

(e-mail)


Come abbiamo già detto il nostro smartphone è un computer connesso ad internet, quindi è perfettamente in grado di ricevere e mandare messaggi di posta elettronica (e-mail).

E’ uno dei servizi Internet più tradizionali e conosciuti e nasce praticamente insieme ad Internet. La sua nascita risale al 1971, quando Ray Tomlinson installò su ARPANET un sistema in grado di scambiare messaggi fra le varie università. ARPAnet era una rete militare creata nel 1969 che serviva a scambiare informazioni in modo veloce e che doveva funzionare anche in caso di attacco nucleare. Anche le università avevano accesso ad ARPAnet e in seguito ARPANET si è evoluta diventando Internet e si è estesa a livello mondiale.


Per gestire la posta elettronica si usano dei programmi che sono chiamati client.



Com’è fatto un indirizzo mail?


Ogni indirizzo email è formato da due parti, separate dal simbolo @ la local part, che corrisponde al nome del proprietario (ad esempio nome.cognome oppure nomecognome o qualunque cosa a discrezione dell’utente) o a una funzione specifica (ad esempio info o prenotazioni) e la domain part, ovvero il sistema di dominio (DNS) nel quale si trova la casella. Ad esempio:




Gli indirizzi mail non sono case sensitive. Significa che non sono importanti le maiuscole o minuscole dell’indirizzo. La mail arriverà ugualmente se usiamo l’indirizzo rossimario@gmail.com oppure RossiMario@gmail.com . E’ importante, al contrario, come vengono inserite nei form di registrazione, cioè nelle pagine (come quella di Lepida) quando inseriamo l’indirizzo per fare la registrazione. E’ una prassi comune e una regola usata da quasi tutti gli informatici, scrivere gli indirizzi di posta elettronica tutti in minuscolo.





Lo SPAM ovvero la posta indesiderata. La parola SPAM trae origine da una schetch dei Monty Python la carne SPAM (che esisteva veramente) diventa sinonimo di prodotto riproposto in maniera così insistente da diventare fonte di fastidio e irritazione.

La scenetta è ambientata in una locanda dove qualsiasi pietanza elencata dalla cameriera risulta essere a base di Spam: uova e spam, uova-bacon-spam, spam-uova-spam, spam-salsicce etc… con il tempo la parola SPAM ha assunto il significato di quei messaggi che riceviamo continuamente nella nostra posta elettronica e che ci propongono insistentemente di comprare oggetti vari, di sottoscrivere contratti ecc.

video dei Monty Python: https://www.youtube.com/watch?v=Gxtsa-OvQLA


Come faccio a vedere il mio indirizzo mail se me lo chiedono e non me lo ricordo?

  1. impostazioni

  2. gestisci account

  3. Google

    1. Impostazioni > Mail, poi tocca Account



I filtri antispam



Come riconoscere i tentativi di phishing


Uno dei mezzi più usati dai truffatori in rete è il phishing. La tecnica del phishing (pescare) avviene quando un malintenzionato invia una mail fingendo di essere un ente o una ditta e chiede all’utente di autenticarsi inserendo username e password per effettuare un’operazione.

Di solito le mail di phishing sono piene di errori e tradotte male, ma a volte sono fatte molto bene con una imitazione fedele dei loghi dell’ente che viene simulato. Se il malcapitato inserisce le credenziali, credendo di entrare nel servizio, in realtà le invia inconsapevolmente al truffatore che poi avrà accesso a quel sito.

In altri casi nella mail c’è un allegato che è un malware cioè un software che in realtà manda i nostri dati riservati al truffatore. Non bisogna aprire questi allegati!!!



perché si chiama phishing? Phishing significa pescare, è stato coniato questo termine perché i truffatori, inviando queste mail, è come se lanciassero un amo con un’esca in rete aspettando che le vittime inconsapevoli abbocchino e inseriscano le credenziali dei servizi oppure che aprano l’allegato alla mail.


Esempio di una mail di phishing:





Notare che: il dominio ed il TLD non sono della Leroy Merlin!!!




individuazione pratica di una mail di phishing

  1. aprire Gmail

  2. cercare una mail di phishing con le parole pacco o consegna

  3. toccare l’elenco a discesa che visualizza i dettagli degli indirizzi di posta elettronica sotto al titolo

  4. far vedere che il dominio ed il tld non sono del mittente ma sono diversi e provengono da paesi esteri






Invio di una mail semplice



Ricevimento di una mail


E’ possibile inviare un messaggio allegando un file, quindi un documento, una foto, un link ecc. ecc.


Cosa succede se abbiamo già scritto un lungo messaggio e dobbiamo aspettare ad inviare la mail?


Semplicemente Gmail salva il messaggio nella cartella bozze e lo possiamo recuperare dal menu quindi decidere se inviarlo oppure eliminarlo definitivamente. Gmail salva continuamente il messaggio che stiamo scrivendo, anche se arriva una telefonata e dobbiamo sospendere, lo ritroveremo dopo in bozze. I messaggi sono tutti salvati nel server di posta di Google cioè online e in una memoria non volatile, quindi anche se spegniamo il telefono o se si scarica ritroviamo tutto alla riaccensione.




E se non avessimo un’indirizzo mail?

Quando acquistiamo lo smartphone, alla prima accensione il sistema operativo se non l’abbiamo ci permette di creare un nuovo account.

Nel caso di Android ci viene proposto un account Gmail che è il provider di posta elettronica di Google. Possiamo comunque scegliere di usare un altro provider di posta elettronica, ce ne sono moltissimi:



Gmail (il provider di Google) è uno dei più potenti servizi di posta elettronica e ci mette a disposizione moltissimo spazio sui server nel quale salvare tutti i messaggi di posta elettronica che possiamo ricevere o inviare probabilmente per tutta la vita.

Bisogna dire che i software di intelligenza artificiale di Google leggono tutta la nostra posta e ci mandano della pubblicità pertinente in base a quello che abbiamo scritto nella posta. I cosiddetti Annunci dei quali abbiamo già parlato.

Nel caso non avessimo l’account, ad ogni modo, è possibile crearne uno anche con il computer, semplicemente andando nella pagina di Gmail

pagina per la creazione di un account Google:

https://accounts.google.com/signup/v2/webcreateaccount?flowName=GlifWebSignIn&flowEntry=SignUp



L’App IO, l’App dei Servizi Pubblici


L’App IO è una App prodotta da PagoPA S.p.A che è una società a partecipazione pubblica che ha lo scopo di introdurre i pagamenti digitale per la pubblica amministrazione e la digitalizzazione dei servizi.

L’App IO come ogni altra App si scarica da Play Store per chi ha il sistema Android oppure, per chi ha l’iPhone, dall’App Store.


Che tipo di comunicazioni possiamo ricevere con l’App Io ?


Come si accede all’App IO?


Facciamo leggere la carta stampata al nostro telefonino.

I QR code.


Il codice QR è stato sviluppato dalla Denso Wave, una compagnia giapponese. In origine serviva per ricercare i pezzi di ricambio della Toyota.

Nel 1999 la Denso Wave ha reso libera la licenza per l’uso dei codici QR che hanno cominciato a diffondersi in Giappone.

In seguito divennero sempre più comuni le pubblicità con codici QR stampati sulle pagine di giornali e riviste, o sui cartelloni pubblicitari, per diffondere facilmente indirizzi e URL, cioè gli indirizzi dei siti internet. Poi si è diffuso in Giappone anche l'utilizzo dei codici QR sui biglietti da visita per semplificare l'inserimento dei dati nella rubrica del cellulare.

In seguito verso la fine degli anni 2000 si sono diffusi anche in Europa.

Ci sono siti che spiegano molto bene la struttura nei QR code ad esempio questo in inglese

https://typefully.com/DanHollick/qr-codes-T7tLlNi?utm_source=tldrnewsletter


oppure l’articolo di Wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Codice_QR


Dove troviamo i codici QR?

Come si leggono?


L’uso della App, a differenza della semplice fotocamera, ci mette a disposizione altre funzioni, ad esempio con l’App apposita è possibile leggere anche i codici a barre normali inoltre la funzione di lettura dei QR code integrata nella fotocamera è stata introdotta solo negli ultimi modelli di cellulare. Quelli un po’ più datati non l’hanno, quindi occorre per forza installare l’applicazione.


Effettuare test di lettura sui seguenti codici QR:


Museo della Resistenza

Indirizzo Lepida per gestione / rinnovo password SPID

Indirizzo pagina Wikipedia


QR Code Wikipedia in inglese versione artistica

Esempio di manifesto con richiamo tramite QR code per la celebrazione dei 100 di Pasolini a Bologna

Per rivedere questo corso (se non ne avete avuto abbastanza)



Anche la certificazione verde per il Covid-19 (il Green Pass) è un QR code che poteva essere verificato con una App predisposta a tale scopo

Google traduttore

ovvero: l’intelligenza artificiale all’opera.

I laboratori di Google infatti, hanno perfezionato sempre più questa App che utilizza software a reti neurali, cioè programmi che lavorano come il cervello umano. Questi modelli dati inoltre hanno introdotto il Deep Learning, cioè imparano man mano che vengono utilizzati.

Questa App è estremamente utile se ci troviamo all’estero o comunque se dobbiamo comunicare con una persona che non conosce la nostra lingua, o anche semplicemente se dobbiamo chiedere qualcosa e non ricordiamo il vocabolo.


per utilizzare questa App dobbiamo avere il collegamento internet, perché questi modelli dati richiedono potenze di calcolo immense che i nostri telefonini non potrebbero elaborare in pochi minuti, quindi la nostra frase da tradurre, via internet viene ricevuta da Google che la processa e ce la rimanda. Anche se attualmente Google ha dichiarato che migliorerà le traduzioni anche nel caso che l’utente si trovi offline, senza una connessione dati


esempio di traduzione semplice da testo:

  1. vedere alla base dello schermo i due linguaggi configurabili

  2. vedere le freccette

  3. selezionare i linguaggi

  4. selezionare Italiano – Inglese

  5. inserire un testo, ad esempio camera matrimoniale

  6. vedere che il testo viene tradotto in inglese

  7. premere le freccette per invertire i linguaggi


esempio di traduzione da voce

  1. toccare il pulsante rotondo alla base che raffigura un microfono

  2. dire una frase tipica ad esempio: Quanto costa una camera doppia

  3. vedere che il traduttore visualizza nella seconda parte dello schermo la traduzione

  4. vedere il pulsante copia che copia il testo in modo da poterlo inviare ad esempio via mail

  5. vedere il pulsante altoparlante che pronuncia correttamente il testo tradotto


esempio di traduzione con fotocamera.

  1. vedere un cartello di esempio da tradurre (di seguito un parchimetro in tedesco)

  2. selezionare il linguaggio (tedesco - italiano)

  3. inquadrare il cartello con la fotocamera

  4. vedere che il testo viene tradotto



Attenzione per usare questa App dobbiamo autorizzarla ad attivare la fotocamera


Per il mondo iPhone i procedimenti di traduzione sono spiegati in questa pagina:

Per il mondo iPhone i procedimenti di traduzione sono spiegati in questa pagina: link per mostrare i loghi dei due sistemi operativi: https://support.apple.com/it-it/guide/iphone/iphd74cb450f/ios




Come prendere appunti con lo smartphone ovvero:

Google Keep

Spesso abbiamo bisogno di un taccuino per fissare qualche idea, quasi sempre, quando ci serve non l’abbiano con noi. Al contrario, cosa abbiamo sempre in tasca di solito? Lo smartphone.

Google Keep è un’app, prodotta da Google che ci permette di prendere appunti. La bella notizie è che i testi vengono salvati continuamente mentre li scriviamo nel Google Space, basta ovviamente avere una connessione ad internet funzionante. Questo significa che se il nostro smartphone finisce sotto le ruote dell’auto, abbiamo ancora le nostre note, basta comprarne un altro e accedere al nostro account Google.

E se torniamo a casa dopo aver preso appunti con lo smartphone, aprendo Google Keep dal nostro PC, ritroviamo i nostri appunti a portata di mano.


per chi è preoccupato per la privacy è importante sapere che i bot di Google (i software di intelligenza artificiale) molto probabilmente leggono le nostre note per poi mandarci annunci pubblicitari mirati.


Come creare una nota

  1. aprire Keep (Note di Keep)

  2. toccare il pulsante in basso a dx con il segno +

  3. scrivere semplicemente: n. 1 pizza margherita, 2 quattro stagioni, 1 capricciosa, 2 napoletane e 3 marinare

  4. non occorre fare altro la nota è salvata automaticamente

  5. aprire il pc e cercare le note, la nota appena inserita è lì


se la nota è una cosa importante possiamo anche inserire il titolo, ma non è obbligatorio.


Quali sono i vantaggi di usare uno smartphone al posto di un taccuino con la penna?


come cercare una nota

  1. aprire Google Keep

  2. digitare la parola da ricercare nella barra grigia in alto ad esempio “corso


E quali gli svantaggi: uno dei più noiosi è dover scrivere le note con la tastiera software di Android, obbiettivamente non è comodo ma in questo caso possiamo contare sull’intelligenza artificiale.


creare una nota con la Trascrizione istantanea di Google

  1. aprire Google Keep

  2. toccare lo strumento microfono, senza prima toccare il pulsante con il segno + a dx, la nota viene creata automaticamente

  3. dire: 3 spaghetti di soia con i gamberetti, 1 riso alla cantonese, 2 ramen al manzo, 1 piatto assortito sushi sashimi

  4. la nota viene creata automaticamente e trascritta, inoltre viene incollato all’interno della nota il file audio che abbiamo prodotto

  5. vedere il testo creato

  6. provare a sentire la traccia audio

  7. cancellare la traccia audio con lo strumento cestino rifiuti a dx della traccia



Se la traccia audio non è necessaria possiamo cancellarla perché occupa uno spazio notevole. Tantissime note, tutte con registrazioni audio, possono occupare molto spazio, quindi è meglio essere parsimoniosi, specialmente se si tratta di appunti di natura transitoria come nell’esempio


E’ possibile anche inserire anche immagini e link in una nota.


La ricerca per immagini

A volte ci può capitare di avere una fotografia sul telefonino, per esempio di un monumento, o anche di un oggetto, e di non ricordarne più il nome.

Oppure, potremmo aver visto un fiore bellissimo in un giardino e vorremmo sapere come si chiama cotanta meraviglia.

Oppure, vediamo un’immagine che ci interessa su un sito web (un monumento, una chiesa ecc.) e vorremmo saperne qualcosa in più.

Anche in questi casi gli algoritmi di ricerca di Google ci vengono in aiuto.


ricerca di un’immagine che abbiamo sul telefono:

  1. aprire il browser o la barra di ricerca di Google

  2. toccare il simbolo di Google Lens a dx

  3. cercare l’immagine di un monumento

  4. attendere il risultato


ricerca di un’immagine vista da una pagina web

  1. aprire il browser

  2. accedere a https://bongat.altervista.org

  3. toccare per 2 secondi la foto della quale vogliamo avere informazioni

  4. nel menù contestuale che si attiva toccare Cerca immagine con Lens

  5. attendere il risultato


Quando ci sono più oggetti nella fotografia e dobbiamo restringere la ricerca su un determinato elemento che compare nella fotografia, è possibile restringere la ricerca:


ricerca di un determinato elemento di una foto

  1. aprire l’applicazione Google

  2. toccare in basso a sx Discover

  3. toccare Google Lens nella barra di ricerca

  4. aprire la fotocamera

  5. inquadrare l’immagine sotto

  6. toccare il pulsante grosso Cerca con la tua fotocamera

  7. toccare Tocca il pulsante di scatto per eseguire la ricerca in basso

  8. la ricerca inizia, vedere i risultati

  9. restringere e spostare il mirino dal monumento ai fiori e vedere i risultati della ricerca che cambiano


Per gli iPhone è possibile scaricare Google Lens oppure utilizzare la ricerca visiva,

Vedere questo link : https://support.apple.com/it-it/guide/iphone/iph21c29a1cf/ios





L’App Samsung Archivio, ovvero: dove finiscono i files scaricati da internet?


Quando navighiamo in internet e scarichiamo un documento dove va a finire?

Viene salvato nella memoria interna nella cartella Download.


gestione dei documenti salvati sul telefono:

  1. scaricare un documento di esempio dal link: http://bongat.altervista.org/documenti/autentica_atti_digitali.pdf

  2. apri con il lettore pdf (Samsung Notes o simili)

  3. visualizzare il documento

  4. premere il pulsante home

  5. vedere nell’area notifiche c’è un segno di spunta, significa che il documento è stato scaricato

  6. aprire Samsung Archivio

  7. selezionare Memoria Interna in basso

  8. cercare il file appena scaricato

  9. aprirlo con Samsung Notes (app per aprire i documenti pdf)


Per chi non ha l’app Samsung Archivio è possibile scaricare altre app che sono anche molto più potenti come ad esempio Total Commander.

Total Commander permette di visualizzare tutte le directory del sistema Android ma dev’essere usato con cautela perché potrebbe compromettere l’integrità del sistema operativo.


immagine generata da StabilityAI


Come fare uno screenshot, ovvero come salvare una schermata del nostro smartphone


A volte può essere utile tenere una schermata, che visualizziamo in un certo momento sullo schermo del nostro dispositivo, per rivederla come se fosse una fotografia, ad esempio per tenere un dialogo di una chat di Whatsapp da far vedere a qualcuno.

Per salvare uno screenshot con i cellulari Android relativamente recenti bisogna premere contemporaneamente i tasti volume giù e spegnimento.



Immagine di proprietà del sito https://it.moyens.net/come/come-fare-uno-screenshot-su-android/


Per i cellulari più datati, sempre per il mondo Android, che hanno il pulsante home di tipo fisico (cioè un vero pulsante e non quello disegnato sullo schermo come nei nuovi modelli) per ottenere lo screenshot si premono contemporaneamente il pulsante di accensione (power) e il pulsante home

come nell’immagine che segue:

Immagine di proprietà del sito: https://www.informarea.it/come-eseguire-e-salvare-lo-screenshot-sui-samsung-galaxy-s6-e-galaxy-s6-edge/


Possono esistere particolari modelli di smartphone Android che prevedono altre combinazioni di tasti per effettuare lo screenshot.


Come fare gli screenshot nel mondo Apple?

Per il mondo degli iPhone, il sito di riferimento della Apple illustra le modalità https://support.apple.com/it-it/HT200289


Dove si trovano gli screenshot che abbiamo scattato?

Li possiamo trovare:

  1. con l’applicazione Samsung Archivio

  2. con l’applicazione Galleria (si tratta di un’immagine)

  3. nei sistemi Android recenti appare anche una notifica nella barra di stato





Bibliografia e Note:



di Attilio Bongiorni a.bon6iorni@gmail.com

con l’assistenza di Giuseppe Zeni



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